L’uso delle tende fonoassorbenti

Un esempio di tenda fonoassorbente disponibile su Schermionline.it
Quando decidiamo di trasformare una stanza della nostra casa in una vera e propria sala Home Cinema, tra le componenti da tenere in considerazione, non dobbiamo certamente sottovalutare il fattore suono. Questo perchè ogni stanza risponde al suono che viene generato al suo interno in base a diversi fenomeni spiegati dall’acustica. Il più noto tra questi fenomeni è il riverbero, come sommatoria di tutte le riflessioni date dagli oggetti presenti nell’ambiente. Insomma, una cosa è “operare” in una stanza arredata, una cosa è “operare” in una stanza vuota. Nella maggior parte dei casi, le nostre esigenze ci portano al primo caso.

Ed ecco che in questo contesto “spuntano” le tende fonoassorbenti. Quando si parla di questa tipologia di prodotto bisogna chiarire subito una condizione d’utilizzo: per le tende fonoassorbenti non esiste uno standard di misurazione, o meglio, non è possibile stabilire oggettivamente dei parametri “scientifici” di fonoassorbenza. Questa funzione può dipendere dal tipo di materiale (il velluto è ideale) e dal suo peso: più aumenta il peso fisico della tenda, più aumenta la sua fonoassorbenza e dalla sua allocazione in un ambiente (c’è differenza se è applicata davanti ad una lastra di metallo, ad una finestra di vetro o ad una parete). Due sono le cose certe: 1) la tenda fonoassorbente abbatte di più i suoni medio-alti, rispetto ai suoni medio-bassi; 2) La sua migliore applicazione si ha in funzione dell’eliminazione dei riverberi interni e dell’attenuazione dei suoni verso l’esterno.